Cosa succede quando siamo in presenza di un callo osseo che aumenta la densità dell’osso?

Apriamo questo articolo ricordando che le lesioni intraossee sono delle lesioni che si creano all’interno dell’osso a prescindere dalle fratture.

Un millimetro prima che l’osso si fratturi si creano delle lesioni che favoriscono la formazione di un callo osseo dentro l’osso che può essere recuperato o restare lì anche per tutta la vita.

Cosa succede, dunque, quando siamo in presenza di un callo osseo che aumenta la densità dell’osso? L’osso in questione perde la naturale capacità di flessione ed elasticità con la conseguenza che le linee di carico subiscono delle variazioni che inevitabilmente daranno origine a delle problematiche variabili in base alla zona interessata. 

Normalmente un osso sano ed elastico, cedendo, ammortizza non solo i carichi gravitazionali ma anche i carichi legati alle tensioni muscolari. Quando questo non accade perché l’osso non cede, ci possiamo trovare davanti ad una lesione del muscolo o del tendine corrispondente.

Cosa succede quando siamo in presenza di un callo osseo che aumenta la densità dell’osso?

Cosa può fare l’osteopata davanti ad una lesione intraossea?

Quando l’osteopata di trova davanti ad una lesione intraossea per prima cosa deve saperla riconoscere attraverso specifici test dettagliatamente spiegati nel libro Una volta individuati i punti di maggiore densità e dunque la lesione intraossea, bisogna applicare le relative tecniche intraossee utili a stimolare l’osso per attivare il processo di rigenerazione di quell’osso affinché possa riprendere la sua fisiologica struttura ed elasticità.

Testare tutte le ossa del corpo alla ricerca delle lesioni resta un’utopia, ragion per cui voglio lasciarti un valido accorgimento che ti permetterà di individuare più facilmente una lesione intraossea.

Di solito le riduzioni di mobilità articolare o le problematiche muscolari sono il giusto campanello che ci fanno sospettare della presenza di una lesione intraossea. 

Le due tipologie di lesioni intraossee

Importante definire che ci sono due tipi di lesioni intraossee: le lesioni per trauma e le lesioni da sovraccarico che si verificano quando il carico diventa eccessivo e ripetuto e l’osso, di conseguenza, aumenta la sua densità. Un esempio tipico riguarda la parte distale delle tibie dei giocatori di basket che, soprattutto se in sovrappeso, producono una reazione di aumento di densità da parte della tibia. Come conseguenza a tutto questo avremo che quell’atleta avrà importanti problemi alle articolazioni della caviglia.

La soluzione è decomprimere subito quell’osso: in questo modo le caviglie riacquisteranno immediatamente la loro fisiologica mobilità.

Quindi l’invito ad approfondire le lesioni intraossee si fa sempre più forte in quanto i benefici che possiamo dare ai nostri pazienti, in tempo reale, è davvero molto elevato proprio perché l’osso è capace di rigenerarsi seduta stante.

E ricordiamoci che le lesioni intraossee riguardano tutte le ossa del corpo in quanto ogni osso può essere oggetto di un trauma.

Per ogni trauma ci possono essere  degli adattamenti delle articolazioni sovrastanti o sottostanti.

Sapere dove e come intervenire con le tecniche intraossee può fare la differenza nel tuo lavoro, potenziandolo.

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Lesioni intraossee

Tecniche e principi
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